
Pare che la razza fosse presente sulle isole britanniche sin dal VI secolo a.C. Di certo questi cani vennero incontrati dai legionari durante la conquista, i celebri Pugnaces Britanniae, impiegati come temibili ausiliari in battaglia, ma anche nella caccia alla grossa selvaggina, vennero poi portati sino a Roma a combattere nei circhi, ed apprezzati al punto da incaricare un ufficiale apposito Procurator Cynegii al loro reperimento.
È stato considerato sin dal Medioevo il cane della nobiltà, custode di castelli e guardia del corpo di cavalieri e feudatari nella vita quotidiana come in guerra: è celebre l'episodio del cavaliere, sir Peirs Leigh, che nel corso della battaglia d'Agincourt, nel 1415, caduto a terra gravemente ferito, venne protetto per molte ore, fino all'arrivo dei soccorsi, dalla sua femmina di mastiff. Da questa femmina la tradizione fa discendere l'intera stirpe dei mastini del castello Lyme Hall, una continuità genetica registrata fino al XIX secolo. Incrociato con l'antico Bulldog verso la metà dell'800 ha dato origine al Bullmastiff. L'allevamento moderno, come per la maggior parte delle razze di taglia gigante, ha dovuto ripartire con notevoli sforzi a partire dai pochi esemplari sopravvissuti al 2° conflitto mondiale.
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